Come inserire le attività di raccolta fondi in quadro strategico più ampio?
Quali strumenti scegliere per raggiungere gli obiettivi prefissati e come usarli?
Tre giornate per definire una strategia e tradurla in campagne in grado di integrare strumenti online e offline.
Il corso si svolgerà in presenza in AULA.
La formazione d’aula sarà gestita nel pieno rispetto delle norme in vigore. Qualora la didattica in presenza non fosse consentita, il corso sarà ri-programmato o ri-progettato per essere erogato completamente in digitale
Abbiamo passato un tempo in cui non c’è stato tempo di pianificare. Un tempo in cui però le organizzazioni del Terzo settore hanno avuto il coraggio di non stare ferme: si sono ripensate, hanno annullato campagne e lanciatene di straordinarie. Ma anche se le pianificazioni sono state spazzate via dalla sera alla mattina, sono state il fattore centrale che ha consentito alle organizzazioni di reagire efficacemente.
Tutte le attività di fundraising sono, infatti, inserite all’interno di un quadro strategico più ampio, costruito e condiviso con la governance ed in linea gli obiettivi di medio e lungo periodo dell’organizzazione. Oggi più che mai questa è la precondizione necessaria per avviare qualsiasi attività di raccolta fondi. Il piano andrà poi declinato in campagne efficaci, in grado di contribuire al raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Il corso vuole quindi guidare i partecipanti nella definizione di strategie orientate al fundraising capaci integrare strumenti online e offline, orientandoli nei mercati della raccolta fondi e all’uso dei vari strumenti che compongono la cassetta degli attrezzi di un fundraiser: dal 5×1000 alla campagna Natale, dalla campagna volontari al corporate fundraising, fino al crowdfunding.