Che annataccia questa.
Intendo dire, quant’è difficile presentare un progetto per Europa Creativa nel 2016!
Eppure, per una volta mi ero organizzata per tempo: ho le idee chiare, ho un buono progetto, sto lavorando sul partenariato da un po’ e ho definito le scadenze:
E poi cosa succede? Working programme non definitivi, scadenze prorogate e la Brexit che scompagina tutto.
Ok, respiro e verifico tutto.
Scadenza: una risposta e 2 consigli
A luglio c’è stata una gran confusione sulla scadenza della call per i progetti di cooperazione. Il 27 luglio è stato annunciato dall’EACEA un ritardo rispetto alla timetable approvata e un working programme in via di aggiornamento.
In attesa di ulteriori informazioni, ritengo che sia improbabile che il termine per presentare progetti di cooperazione sia posto prima della fine di ottobre.
NEL FRATTEMPO: possiamo utilizzare la documentazione e i form dell’ultima call, anche se non è detto che saranno uguali a quelli di quest’anno.
PER ESPERIENZA: di solito, siamo contenti quando una scadenza viene prorogata, il mio consiglio è di non abbassare la guardia: il rischio di fare tutto all’ultimo momento aumenta con la percezione di avere più tempo.
Maledetta Brexit.
Col voto del referendum del 23 giugno 2016, il Regno Unito è uscito dall’Unione Europea. Che effetti ha questa decisione sui programmi di finanziamento europei?
UNA BUONA NOVELLA: nell’immediato, il risultato del referendum non comporta modifiche sostanziali per coloro che hanno presentato i progetti con successo, o che sono attualmente in fase di valutazione, o hanno in programma di richiedere un finanziamento Europa creativa nel 2016.
Fiuuuu, anche il secondo dubbio se n’è volato via!
Docente del Corso “Cultura e Fundraising”(Forlì, 27-28 ottobre 2016) presso The FundRaising School, consulente in fundraising ed esperta in finanziamenti europei e progettazione culturale.